Veganismo ed evoluzione

Un argomento che viene spesso mosso contro il veganismo è il seguente:

La specie umana è una specie onnivora, che presenta adattamenti evolutivi per nutrirsi di carne. Nutrirsi di carne ha consentito lo sviluppo del cervello e, di conseguenza, delle capacità cognitive proprie della specie Homo Sapiens. Il veganismo è pertanto contrario alla natura umana e in contraddizione con la sua storia evolutiva.

Questo argomento tradisce una fondamentale ignoranza o incomprensione del concetto di evoluzione:

  1. L’evoluzione non è un processo teleologico: gli adattamenti evolutivi sono cioè sempre un risultato a posteriori, e non mutamenti finalizzati ad una qualsivoglia funzione a priorihttps://www.jstor.org/stable/2709913 ; concetto spiegato molto bene da Richard Dawkins nel celebre libro L’orologiaio cieco, https://it.wikipedia.org/wiki/L%27orologiaio_cieco ). I processi evolutivi non hanno obiettivi, ma solo effetti che è possibile riconoscere solo a posteriori.  Pertanto, qualsiasi dieta che sia salutare per una specie va considerata in linea con la sua storia evolutiva. In particolare, se una dieta vegana non fosse in linea con i tratti evolutivi sviluppati nel corso dell’evoluzione umana, nessuna dieta vegana potrebbe essere sana (e invece una dieta vegana ben pianificata è perfettamente sana, come attestato dalle associazioni di dietisti di tutto il mondo; alcuni link, tra le decine disponibili, a studi e documenti ufficiali sono raccolti qui: https://veganfacts.info/…/una-dieta-senza-prodotti…/ ). E infatti per avere dei consigli dietetici, non ci si rivolge ad un antropologo evolutivo ma ad un dietista.
  2. L’evoluzione non riguarda solo aspetti fisiologici, ma anche lo sviluppo di capacità cognitive uniche, assenti in altre specie, come il linguaggio e la capacità di astrazione e ragionamento. È proprio sulla base di queste caratteristiche che la specie Homo Sapiens ha la nozione “filosofica” di etica e di comportamento morale: e questo è precisamente il motivo per cui e’ perfettamente naturale, ed in linea con la storia evolutiva della specie, interrogarsi sui temi etici piú vari, incluso quello dello status morale degli animali (a cui l’Università di Stanford, per esempio, dedica questa pagina: https://plato.stanford.edu/entries/moral-animal/) da cui nasce la proposizione vegana.

Per riassumere: non solo non esiste alcuna contraddizione tra veganismo ed evoluzione, ma il veganismo esiste proprio in virtú dell’evoluzione cognitiva che rende la specie Homo Sapiens capace di riflessioni di natura etica.

Alcune curiosità:

  1. uno dei libri piú letti di sempre sulla storia (evolutiva e non) della specie umana è “Sapiens” ( https://it.wikipedia.org/wiki/Sapiens._Da_animali_a_d%C3%A8i._Breve_storia_dell%27umanit%C3%A0 ), il cui autore (Yuval Noah Harari)  è vegano.
  2.  Anche Richard Dawkins, uno dei massimi esperti mondiali di biologia evolutiva (sua è la voce che si sente al museo di scienze naturali di Londra, nel percorso sull’evoluzione umana), qualifica il veganismo come “moralmente superiore”, e giustifica questa affermazione su basi evolutive: https://www.youtube.com/watch?v=Vgmjh7bh7Ks . Peccato che, pur predicando bene, non razzoli altrettanto bene: pare che – sebbene abbia dichiarato di essere per lo piú vegetariano (“I am vegetarian at home, I’m kind of halfway there”,  https://www.youtube.com/watch?v=eQa0GmWWBWg ) –  non abbia mai adottato pienamente lo stile di vita vegano…